Le mie mani raccontano
nei calli la zappa,
su indice e polline
il ricordo scuro
d’un tremito d’ape.
La propoli annerisce le dita
e non mi abbandona a sera;
la porto con me nel letto
e lei nel buio
suggerisce i sogni
Api, Terra, Mani:
Sono Giuseppe Barbareschi, apicoltore, contadino, sognatore.
In famiglia non siamo contadini, ma siamo tutti ammaliati dal fascino della natura. Ricordo ancora alle elementari quando raccoglievo le piantine di rucola nel giardino di scuola e le tenevo in tasca per piantarle nell’orto, dove tutt’ora crescono. Il primo orto ancora alle elementari, una gioia che univa la famiglia.
Ho coltivato l’armonia con il mondo naturale con la pedagogia steineriana prima, con il liceo scientifico e l’università dopo.
Ho studiato le complesse interazioni dell’agroecosistema alla facoltà di Agraria dell’università di Bologna e di Pisa, intessendo relazioni umane e artistiche con quelle della biosfera.
Dal 2013 anni ho assaporato il profumo dei fiori ascoltando il ronzio delle api e sono cresciuto e mi sono formato come apicoltore con la preziosa compagnia di Giulio Bertoluzza dell’azienda apicoltura 4 nuvole
.
A fianco dell’apicoltura ho cominciato a coltivare fazzoletti di terra, man mano più grandi, fino alla creazione de Le Terre di Giuseppe, così da affiancare alla produzione del miele, un colorato cesto di allegra verdura.